Di Vini Profumi ad Artimino presso la Villa Medicea
A Siena momento di riflessione nell’ambito della 38^ Settimana dei Vini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 giugno 2004 23:44
Di Vini Profumi ad Artimino presso la Villa Medicea<BR>A Siena momento di riflessione nell’ambito della 38^ Settimana dei Vini

Artimino Giugno 2004 – La DOCG del Carmignano, meno di 200 ettari di superficie vitata, è la più piccola d’Italia ma questo non le ha impedito uno sviluppo considerevole negli ultimi dieci anni, frutto del duro lavoro dei produttori impegnati a tutto campo ad elevare la qualitá del prodotto ed a promuoverne l’immagine in Italia e all’estero. Le dieci aziende del consorzio, destinate a raddoppiare nel prossimo futuro, hanno investito a tutto spettro sia in vigna (alta densitá e bassa resa) che in cantina, ed i risultati certo non mancano.

Fa molto piacere poi il sapere che la presenza femminile all’interno delle aziende del Consorzio Vini di Carmignano sia assai significativa: un segno questo di grande maturitá e modernitá. Non a caso il più famoso enologo in California, un'area che ha fatto della modernitá una sua bandiera, è probabilmente Helen Turley (nota bene enologo e non enologa, perché la signora Turley è la più brava di tutti, uomini e donne).
L’annata 2003, caratterizzata da temperature fuori dalla media e da una piovositá estremamante bassa, è stata presentata ieri alla stampa alla Villa Medicea di Artimino con la quinta edizione di Di Vini Profumi.

Dopo l’introduzione sull’annata e la premiazione del giornalista che più ha promosso i vini di Carmignano è stato aperto il banco d’assaggio dove si potevano degustare varie annate, fino all’anteprima del 2003 in diretta dalla botte. La valorizzazione dei vini di Carmignano non può inoltre prescindere del terroir culturale in cui vengono prodotti, che è stato quindi presentato ai giornalisti tramite svariate visite guidate: dalla Tomba etrusca di Montefortini al Museo della Vite e del Vino.

Ma devo essere sincero con voi, l’attrazione e la curiositá suscitate dal banco d’assaggio erano davvero troppo forti, quindi per prima cosa mi sono diretto nella splendida Sala Toro per la degustazione: ed è qui doveroso un applauso per gli organizzatori che hanno allestito un evento veramente notevole e curato in ogni dettaglio.
La degustazione, cieca o palese a scelta, copriva il Camignano DOCG dal 1999 al 2003 ma anche i Vin Ruspo, Barco Reale e Vin Santo DOC, nonché i vari IGT fra cui il famoso Pinot Nero dei Marchesi Pancrazi.

In tutto 60 vini diversi: un panorama a tutto tondo di quello che l’area ha da offrire. Alla fine della degustazione alla cieca la mia preferenza è andata al Carmignano Villa Trefiano DOCG 2000 della Tenuta Capezzana (equilibrato, austero quanto basta, direi il migliore in assoluto) ed anche al Carmione IGT 2001 di Pratesi ed al Vigna Dell’Iris IGT 2000 della Fattoria Artimino. Deludenti invece i Vin Santi, annate 1996 – 1999, tutti un pò troppo piatti.

Si è svolto invece oggi, a Siena, presso il bastione San Filippo della Fortezza Medicea, il convegno dal titolo “Denominazione e aziende vitivinicole: attualità e prospettive” a cura dell’Unione Giuristi della Vite e del Vino.

L’iniziativa è stata inserita nel programma della 38^ edizione della Settimana dei Vini organizzata dall’Enoteca Italiana con il contributo del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali.


[Filippo Recchi]

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